MI PRESENTO
Mi chiamo Samuele Boldrin, sono nato nel 1969 in provincia di Venezia ed oggi vivo in provincia di Padova con Annalisa, inseparabile compagna nella vita, consi- gliera ed ispiratrice nei viaggi. Nei primi anni 90 ho cominciato a frequentare il Fotoclub Chiaroscuro di Piove di sacco (PD), grazie al quale mi sono appassio- nato sempre di più alla fotografia. Nel frattempo inizio i primi viaggi zaino in spalla nei cinque continenti, cercando mondi in cui la genuinità delle persone è ancora molto sviluppata ed il sorriso di un bambino conserva un valore inestima- bile. Evito se posso il turismo di massa, gli "all inclusive" e le "troppe stelle" prediligendo il "fai da te" e modesti locali in cui pernottare a stretto contatto con le popolazioni del posto. Groenlandia, Mauritania, Tanzania, Sudafrica, Venezuela, Bhutan, Nepal, le due Coree, Kamchatka, Nuova Zelanda e Alaska sono solo alcuni dei luoghi visitati.
Amo la natura e non perdo l'occasione per una passeggiata, un'arrampicata in montagna o un'immersione in mare.
La fotografia che prediligo è quella del "ritratto ambientato" cercando di catturare espressioni ed emozioni della gente che incontro e del paesaggio che mi circonda.
Assieme agli amici di Piove di Sacco ho partecipato a diverse mostre collettive, realizzato una cartella di fotografie ispirate dalle prose e poesie di Diego Valeri ed esposto presso il Municipio di Kobierzyce (Polonia). Nel 2005 hanno riscosso un buon successo a Piove di Sacco la mostra sull'Arunachal Pradesh e Assam (India) "Oltre lo sguardo" e la proiezione di un audiovisivo sulla Libia. Alla fine del 2004 mi sono spostato per lavoro nel vicentino e mi sono avvicinato al Fotoclub Il Punto Focale di Vicenza grazie al quale dal 2007 al 2009 ho avuto l'opportunità di esporre le mostre "Oltre lo sguardo" e "Alaska" ad Arcugnano, "Sopra il 38° parallelo – Corea del Nord" e "Kamchatka – allevatori di renne" a Vicenza.
Il mio desiderio è quello di riuscire, grazie alla fotografia, a trasportare nello spazio e nel tempo anche solo una parte delle emozioni che questo pianeta meraviglioso mi dona, a volte impreziosite, ma troppo spesso deteriorate dai suoi abitanti.
HANNO DETTO DI ME
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